Socrate
SOCRATE
La vita
Egli naque ad Atene nel 469 a.C., dal padre scultore e dalla madre levatrice. Fu educato alla maniera dei giovani benestanti, frequentando le palestre e coltivando la musica e la poesia.
Ad Atene si distinse per il rispetto delle leggi e per la sua attività di educatore dei giovani. Dal complesso delle testimonianze sul suo conto emerge la figura di un uomo serio ed equilibrato.
Il contrasto con il potere politico e la condanna a morte
Nel 404, quando erano al potere i trenta tiranni, Socrate si oppose al volere di Crizia, un giovane aristocratico, che gli comandava di arrestare un innocente appartenente al partito democratico. Una volta caduti i trenta e ritornati al potere i democratici, Socrate venne condannato a morte con la duplice accusa di misconoscere gli dei tradizionali della città, introducendo divinità nuove, e di corrompere i giovani. Socrate decise di suicidarsi per evitare l’esilio e la condanna a morte.
Egli non scrisse nulla; di lui possediamo diverse testimonianze indirette come quelle del suo discepolo Platone.
La cultura del dialogo
Socrate intende la filosofia in tre modi:
- Come ricerca incessante della verità intesa come individuazione di conoscenze condivisibili e di valori comuni a cui uniformare la propria vita;
- Come dialogare critico fatto di domande e risposte brevi attraverso un metodo distinto in due fasi: l’ironia (fase negativa), in cui riduceva all’assurdo le tesi dell’avversario allo scopo di renderlo consapevole della propria ignoranza; e la maieutica (fase positiva) che era l’arte di far partorire ahli interlocutori verità scaturite da un esame interiore “conosci te stesso”;
- Come stile di vita votato alla costante riflessione razionale, infatti egli affermava che la virtù è conoscenza, è unica e insegnabile, e coincide con l’utilizzo della ragione che consente di discernere ció che è bene per se stessi e per la comunità in determinate circostanze, quindi illumina e guida l’azione degli uomini perchè solo chi conosce il bene non può commettere il male (intellettualismo etico).
Secondo Socrate il fine della filosofia è la cura dell’anima.

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